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Smart Working

Il 2020 ha portato in dote, proprio per via dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, una vera e propria rivoluzione a livello lavorativo. Lo smart working ha preso sempre più piede, anche se in realtà era un fenomeno che stava già facendo registrare ottimi dati da qualche anno a questa parte. Una delle nuove misure che sono state da poco varate dal Governo italiano, ad esempio, prevede congedi o smart working per i genitori di ragazzini under 14 che si trovano in quarantena, secondo le linee guide fissate dall’ultimo Cdm.

Certo, nel corso del periodo di lockdown, un numero impressionante di persone ha dovuto per forza di cose cambiare approccio e adattarsi a lavorare da casa, evitando di doversi spostare ogni giorno fino in ufficio. Che fosse un fenomeno già in crescita, però, lo testimoniano alcuni dati risalenti al 2017, che sostenevano come oltre 8 milioni di persone negli Usa hanno ammesso di lavorare da casa.

I vantaggi di lavorare da casa

Lo smart working, in effetti, porta con sé un buon numero di vantaggi, al punto tale che non è certamente difficile intuire quali siano le ragioni per cui tante persone hanno apprezzato questa nuova modalità di lavoro. Prima di tutto, perché lavorare da casa garantisce un livello di flessibilità maggiore, azzerando completamente gli spostamenti e le perdite di tempo, ma diminuisce al contempo pure le distrazioni. Anzi, lavorare da casa, spesso e volentieri, seguendo le corrette indicazioni, può diventare persino un piacere. Eppure, ci sono alcuni aspetti legati alla sicurezza che non devono essere sottovalutati da tutti quei lavoratori che hanno cambiato la propria quotidianità in tal senso.

Attenzione alle email sospette

Uno dei primi consigli da seguire è sicuramente quello di prestare la massima attenzione a delle mail potenzialmente sospette. Se avete ricevuto, ad esempio, un’e-mail particolarmente urgente da un ente che sembra collegato all’OMS, bisogna riflettere a lungo prima di cliccare sul link che viene inserito nel corpo della missiva che invita a donare dei soldi per qualche progetto anti-Covid.

I truffatori, spesso e volentieri, si possono riconoscere dal fatto che utilizzano una grammatica scorretta, con tanti errori anche di ortografia. Insomma, se notate una mail un po’ strana, ricca di errori, meglio chiedere consiglio a chi se ne intende prima di effettuare qualsiasi tipo di donazione.

Usare una rete VPN

Sfruttare una rete VPN può tornare decisamente utile per proteggere la propria sicurezza per chi lavora da casa. A maggior ragione si tratta di un aspetto da valutare se il proprio lavoro comporta di maneggiare spesso e volentieri dati e informazioni sensibili. In questi casi, avere a disposizione una rete VPN per la navigazione sicura, è molto importante anche per proteggere il proprio lavoro.

Qui potrete trovare un’ampia guida VPN per capire meglio come funzioni una rete virtuale privata e quali siano tutti i vantaggi nello sfruttarla nella quotidianità. Anche in virtù del fatto che la rete internet a cui ci si collega all’interno della propria abitazione non può certo vantare i medesimi livelli di affidabilità e sicurezza di una rete aziendale.

Occhio alle ricerche svolte online

In un’epoca come quella attuale, sembra quasi scontato e abitudinario porre le proprie domande e dubbi direttamente a Google. Ormai, è abbastanza facile notare l’impressionante mole di persone che cercano di reperire informazioni e notizie, ma anche curiosità, soprattutto sull’emergenza Coronavirus, direttamente sul web. Ed è proprio questa tendenza in forte crescita ad avere spinto un numero sempre più alto di hacker a prendere proprio di mira tutti quegli utenti che vanno alla ricerca di continuo di novità in merito alla pandemia.

L’importanza dell’autenticazione a due fattori

Un altro consiglio molto importante è quello di prestare sempre la massima attenzione alle informazioni personali che si devono inserire online nel corso della navigazione. Proviamo a immaginare tutte quelle volte in cui si è completato il processo di registrazione per un account online e poi viene chiesto di configurare una domanda di sicurezza oppure di produrre un codice tramite un’app. Ecco, in questi casi, è sempre meglio seguire un sistema di autenticazione a due fattori, che tutela molto di più la sicurezza degli utenti. Tutti gli account di cui disponete online, dovrebbero essere configurati e impostati proprio nell’ottica di avere password e risposte uniche.